venerdì 20 gennaio 2012

Twice home for Xmas



Quattro mesi e mezzo, sono stata lontana da casa.
Come ho già scritto in passato, sono in metamorfosi da una vita e lo sarò per tutta la vita. Rimanendo comunque sempre la stessa.
Dicono che siano le esperienze a farci crescere ma non so di preciso cosa significhi.
So per certo di aver imparato, almeno qualcosa. Ero sola in mezzo alla gente e me ne preoccupavo, stupidamente. Ero dipendente e nullafacente e mi preoccupavo, credo giustamente.
Ho forse davvero capito che tutto il male non viene davvero solo per nuocere.
Ho imparato ad accettare che tutto capiti non sempre per una ragione e che la forza del singolo sta nel riuscire ad adattarsi ma non sottomettersi. Ho visto le migliaia di sfaccettatutte orribili e meravigliose che i popoli di questo mondo hanno da offrirci e ne sono rimasta incantata, ho fatto tutto mio e ci lavoro, dentro me.
Il “diverso” dovrebbe solo darci nuove ispirazioni, mai spaventare. Perché anche noi, in un altro luogo, possiamo essere i “diversi”.
Ho imparato a leggere di più i rapporti e valutare quali valga la pena di sfogliare fino all’ultimo paragrafo quali invece no.
Poi credevo che avrei odiato per sempre certe cose, infantile. Ne ho sentito la mancanza.
La nostalgia persino di cose che detestavo, me ne ha fatto capire il valore. Che si tratti di oggetti o gesti scontati.
Ho rivissuto..  Stessi posti, stesse persone, stessi stili di vita, con occhi nuovi per guardare tutto questo.
Penso e ripenso a quante volte sarei voluta scappar via da quel posto. Mille cose mi rodevano l’anima e dell’acqua non si trovava. Quando ho assaporato un mondo “nuovo” mi son sentita all’istante partecipe ed elettrizzata. Non sapevo che quel mondo mi avrebbe messo alla prova.
Non ho fatto imprese eroiche ma sono fiera del mio passo e convinta della direzione che ho preso.
Tra affetti, il sapore di casa, luoghi tranquilli, abitudini familiari, scoperti quasi a sorpresa  facevo fatica a pensare di lasiar tutto di nuovo ma sapevo essere la cosa giusta per il mio futuro perché mi ha reso indipendente, lo avverto, e camminando sola tra la gente non mi preoccupo più.

Tornata, ho pensato che In italiano non esistono due parole per definire “casa” ma in inglese sì: “House” per indicare la semplice struttura, senza nessun legame affettivo e “home” per la casa dove si vive, la propria il luogo dove è crescuto il cuore.  Mi son scoperta di avere, o sentire la mia “twice home”, “twice friends” ma sempre una sola me, che vule imparare il doppio.


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