sabato 17 aprile 2010

Bye Winter!



Aprile. Il caldo continua a essere timido e non si vuole far sentire.

Solo qualche fievole giornata soleggiata si insinua fra un temporale e l’altro.
Lungo e rigido quest’inverno ha dato modo, tra un brivido e l’altro, di scovare locali suggestivi propio perché frequentati durante la stagione come il bar BOBINO praticamente in centro città con a lato la provvisoria pista di pattinaggio. Con l’area esterna riscaldata dai “funghetti”, illuminata da luci di Natale e candele e i morbidi divanetti provvisti di coperte, regalava un caldo happy hour ai sapori di un buon vino a scelta.








Sopra ogni altra cosa però, il fatto che l’inverno sia durato così a lungo, ha permesso di arricchire il guardaroba, per mostrarsi sempre al meglio con abbigliamenti adatti alla stagione e ovviemente di tendenza.



Propongo alcuni outfit del periodo precedente per salutare appunto il gelo e aprire le porte alla Primavera..








Ache per quanto mi riguarda ho scelto come abbinamento must di tutto il periodo: gli UGG, ultra modaioli quest’anno come l’anno precedente,




E il cappottino di ZARA, usato, quasi, in ogni situazione.



Per tutto il resto via con la fantasia tra jeans, calze\leggins di lana, maglioncini, cappelli e borse extra-large per mio gusto personale…




Infine il freddo ricorda anche che non ci sono solo i caloriferi per scaldarsi.. e chi ha potuto, si è goduto attimi di passione stringendosì un po’… Scaldati, anche, dalla giusta atmosfera ..






E dopo aver vissuto giorno per giorno quest’inverno, curando il proprio look,

scorrazzando tra locali,

a ogni risveglio, cos’era meglio

di un caldo e dolce cappuccino con schiuma montata a dovere

con aggiunta di cacao a piacere??





Essì, è proprio ora di svegliarsi…… è Primavera!! ;)





Un altro uomo di gran classe..


Non c'è più... .

mercoledì 14 aprile 2010

Paris




Ah…. Magica magica Parigi… Città eterna, musa ispiratrice di scrittori, cantanti, poeti, registi e svariati altri. Si impiglia nel cuore, così romantica. Ho avuto la fortuna di poterla vedere, poco più di un anno fà. Uno speedy-tour durato solo 3 gioni, ma vissuti intensamente con la più dolce delle compagnie.


Sacre coeur, Louvre, Notre Dame, Arche de riomphe, Tour Eiffel, Champs-Élysées… Fantastica frenesia.

Festeggiavamo il suo compleanno , agli inizi di Marzo… Il tempo fortunatamente sereno con una scia ventosa ancora invernale… Comunque piacevollissimo.




Ricordo che c’era la moquette nelle stanza d’albergo…. La odio… Ma ricordo anche che non mi disturbò più di tanto.. La passione scorreva come fosse un fiume nella sua piena, straripante e ogni nostro fare era esaltato all’inverosimile sapendo di essere ove ci trovavamo. Gli odori e rumori disconnessi della città parivano lontani come se fossimo in un mondo dentro al mondo nel quale l’altro risultava inutile, nullo.

Il profumo di quel luogo sapeva di corpi, amanti del gioco. Unione di passione: uomo e donna, bellissima fusione.

Accanto a me… Tra disordinate, calde lenzuola e luci fioche, infine, dormiva tranquillo, l’Amore.



La notte, entrati, uscendo dalla stanza, in quel mondo che avevamo dimenticato, I suoni sembravano ovattati e la città, si presentava stupenda.


Parigi, ha una parte del mio cuore.




Giorni di puro interessamento, estremamente……. Stimolanti, se mi è concesso. Infatti tra la visita di un luogo e l’altro, ero sempre più affascinata da quel sex-appeal che le sfuggenti francesine emanavano.



Mi sono soffermata più e più volte a osservare le passanti. La postura, l’accento, il profumo, tutto di loro aveva una forte carica fiabesca, quasi.


Ero incantata dal loro semplice modo di vestire. Ho notato per la prima volta quanto qui, la moda sia standarlizzata, bastano quei 3 indumenti che possiedono tutti i coetanei per sentirsi “apposto” e alla moda. Vedendole, invece, così libere e originali e l’assoluta mancanza di mandrie ripetitive, mi accorsi del nostro insulso concetto di stile…. Avrei molto di cui parlare per quanto riguarda il mio punto di vista rispetto alla concezzione di moda considerato dove abito, ma… ora il fulcro voglio che rimanga Parigi e quindi, affronterò l’argomento in futuro e non ora.



Penso possa essere il momento degli outfit correlati…







E in questo miniviaggio non mancano le scoperte…. A Parigi, quella mia stupida, dolce metà… Scoprì l’esistenza dell’Hard Rock Cafè…. Nonostante fossi contenta di avergli mostrato qualcosa che a me piaceva molto, non oso immaginare se fosse più il mio scontento stupore nel scoprire che non ne sapeva nemmeno l’esistenza o il suo essere felice per la scoperta come un bambino di 10 anni che entra per la prima volta da McDonalds… Sta di fatto che ora c’è una cosa in più che piace ad entrambi… E lui, testimonia il momento comprandosi una T-shirt che fa storia da sé.








Pieni e troppo veloci passarono… ma averli vissuti mi permette di avere il ricordo che mi fa sperare di riviverli in un futuro.


Vorrei ritrovarmi di nuovo su quel semi deserto bateaux-mouche, ancorato sotto la Tour Eiffel illuminata… Seduti, dopo una romantica cena con regalo… Tutto amorevolmente offerto da lui ;) … Con una winston blu da una parte e un calicetto di champagne dall’altra, ovvianente, + fragole!...
Rivivendo così, una favola moderna…
Cin cin